La Basilica di San Clemente |
Piazza
San Clemente, 1 – Roma
La Basilica in cui ci sposiamo è una tra le più antiche basiliche di Roma,
dedicata al terzo papa dopo S. Pietro, S.Clemente.
Il complesso archeologico di S. Clemente sorge nella vallata tra
il Colle Oppio e il Celio. Sul fondo di queste due colline passavano
due vie, le quali, lungo il tratto del nostro complesso, correvano
parallele. La prima seguiva il tracciato dell'odierna via
Ss. Quattro, l’antica via Papale, quella che il
Papa percorreva quando dal Laterano doveva recarsi in centro; la seconda era la via Labicana, che possedeva lo stesso tracciato dell'attuale, e
distava quindi dal lato nord della basilica circa 40 metri.
Il
complesso monumentale di S. Clemente è costituito dalla basilica superiore del
sec. XII con le annesse strutture conventuali, dalla basilica
inferiore edificata in epoca paleocristiana e dagli ambienti romani di età imperiale ( un Mitreo, una
abitazione, magazzini).
La Basilica inferiore fu sede del
concilio durante il pontificato di papa Zosimo (417) e all'inizio del XII
secolo ospitò il conclave che elesse papa Pasquale II. Sotto il pontificato di questo
Papa, sulle strutture interrate della prima basilica fu edificata la chiesa
superiore,, poi modificata e decorata in epoca barocca
da Carlo Fontana tra il 1715 e il 1719, sotto il pontificato di Clemente XI.
La chiesa è officiata dal 1677 dai
Padri Domenicani irlandesi.
Il mitreo.
Il mitreo è un tempio sotterraneo
in cui venivano celebrati i misteri di Mitra, divinità
solare che presiedeva agli Equinozi. Secondo la dottrina base del mitraismo, Mithra era un dio nato
da una roccia e destinato ad assicurare la salvezza del mondo. Per fare ciò fu
comandato dal dio Apollo di uccidere un toro,
simbolo della pienezza della vita. Dopo un'ardua lotta, Mithra
riuscì ad uccidere il toro, ebbe una lite con Apollo ma
alla fine i due si riconciliarono e celebrarono un banchetto con la carne
dell'animale ucciso. L'uccisone del toro, o tauroctonia,
è la caratteristica centrale del cerimoniale associato al culto mitraico. Essa veniva effettuata
ad ogni celebrazione rituale, gli iniziati venivano battezzati nel sangue ed un
banchetto concludeva il rituale.
Il mitreo della Basilica è costituito da tre ambienti: il vestibolo, la schola mitraica ed il mitreo vero e proprio, con la volta ribassata e trattata
con pomici al fine di simulare una caverna, costruiti ad imitazione della caverna nel quale si supponeva che il dio avesse
intrappolato ed ucciso il toro. Le aperture sulla volta erano funzionali agli
aspetti astrologici della dottrina, al centro un'area marmorea con Mitra che
immola il toro. Durante le celebrazioni, gli
adepti prendevano posto sui banconi ancora visibili lungo le pareti laterali.
Attraversando quello che una volta era un vicolo all'aperto
si giunge ad altri ambienti romani, in uno dei quali è visibile una corrente
d'acqua, uno dei numerosissimi corsi d'acqua sotterranei della città, poi
canalizzato. La sorgente d'acqua sotterranea, che ancora oggi sgorga attraverso
una delle pareti per inabissarsi nuovamente nel sottosuolo, conferisce al luogo
una particolare atmosfera sacrale.